La Bellezza dei Simboli
Proprio come l’Alfabeto di Bliss, anche il vino supera ogni barriera.
Un calice sollevato ha lo stesso significato in Toscana, in Giappone o negli Stati Uniti. Non importa la lingua che parli: il vino comunica sempre lo stesso messaggio. Condivisione, unione, gioia.
Abbiamo scelto di celebrare questa connessione portando i simboli dell’Alfabeto di Bliss sulle nostre etichette. Perché il vino, prima di essere assaporato, viene vissuto. Ogni bottiglia non è solo un prodotto, ma un invito a condividere un momento speciale, un linguaggio visivo che anticipa l’esperienza nel calice.
Un Linguaggio Universale Nato dalla Storia
Il linguaggio è il filo invisibile che ci connette. Ma cosa succede quando le parole falliscono, quando non bastano a esprimere ciò che proviamo? Charles K. Bliss trovò una risposta a questa domanda in un periodo buio della storia.
Sopravvissuto all'Olocausto, Bliss decise che il mondo aveva bisogno di una lingua che non potesse essere strumentalizzata, che fosse chiara, universale, accessibile a tutti.
Così nacque l’Alfabeto di Bliss, un sistema di simboli ideografici progettato per eliminare le ambiguità delle lingue parlate. Ogni segno rappresentava un concetto chiaro e immediato, permettendo alle persone di comprendersi senza barriere, senza incomprensioni, senza conflitti.
Oggi, l’Alfabeto di Bliss viene ancora utilizzato come sistema di comunicazione assistita per chi non può parlare. Un linguaggio che continua a unire, a dare voce, a connettere.
Un’Etichetta che Racconta un’Emozione
Perché mettere un simbolo sulle nostre bottiglie?
Perché il vino non è solo una bevanda, è un mezzo di comunicazione. Unisce, racconta, evoca emozioni. Abbiamo scelto di intrecciare due linguaggi senza parole – quello di Bliss e quello del vino per raccontare la convivialità in un modo nuovo, più profondo e immediato.
Ogni bottiglia della nostra nuova collezione porta un simbolo dell’Alfabeto di Bliss, un segno che non descrive solo un vino, ma un’esperienza, un’idea universale, un messaggio che chiunque, ovunque, può comprendere.
Le nostre tre nuove etichette non vogliono solo dare un nome a un vino, ma raccontare un’emozione.